I consigli di Michael Cacy Pulire l’aeropenna durante la sessione di lavoro e al termine di essa è di fondamentale importanza per mantenere lo strumento performante e affidabile. Chiunque abbia esperienza a riguardo, vi potrà confermare che un aerografo sporco e intasato funzionerà male dandovi grossi problemi di nebulizzazione.
Rispetto agli aerografi che utilizzavo negli anni ’60, gli aerografi moderni hanno caratteristiche più funzionali al processo di pulizia. In tutti questi anni, ho utilizzato aerografi di moltissimi tipi, ma devo dire che l’avvento dell’aerografo con alimentazione a gravità, ha rappresentato per me una svolta. Questo tipo di aeropenna mi ha permesso di concentrarmi molto di più sulla pittura e molto meno sulla pulizia.
L’aerografo che uso di più è l’Iwata
HP-C con alimentazione a gravità. Ha una
tazza colore capiente e grande abbastanza da poterci inserire all’ interno un dito. Questa aeropenna è facilissima e velocissima da pulire, tanto nei cambi di colore, quanto al termine della sessione di lavoro.
Gli aerografi con alimentazione a sifone invece, offrono sicuramente una
capienza maggiore ma allo stesso tempo, hanno anche una superficie più ampia da pulire.
Per la pulizia di un’aeropenna, vi consiglio di non utilizzare fazzoletti di carta. Questi ultimi possono infatti lasciare residui e filamenti che rischiano di intasare il vostro strumento. Molto meglio invece utilizzare un
cotton fioc.
Personalmente, preferisco lavorare con colori a base acqua. Se all’interno dell’ aeropenna rimangono residui di colore non ancora secchi, sarà sufficiente spruzzare acqua o, meglio, uno specifico detergente per aerografi. Per i colori non a base acqua, sarà invece necessario spruzzare un detergente a solvente.
Non fate mai
seccare il colore all’interno del vostro aerografo! Eliminatelo finché è ancora liquido, in particolar modo se state dipingendo con colori acrilici.
Se per ammorbidire il colore secco, vi trovate costretti a mettere a bagno alcune componenti dell’aerografo, abbiate cura di non lasciarle a mollo per più di un’ora e asciugatele bene una volta tolte.
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